Come tenere sotto controllo i costi del Cloud Computing

Come tenere sotto controllo i costi del Cloud Computing

I servizi sulla “nuvola” promettono efficienza e risparmio, ma spesso è difficile valutare e monitorare correttamente costi e benefici ad essi collegati. Esistono però strumenti ad-hoc creati per tenerne traccia ed identificare sprechi e possibili aree di risparmio. Ecco i principali

di Andrea Ferretti

analisi

06 Novembre 2012

Le aziende abbracciano il paradigma del Cloud Computing attratte da risparmi e maggiore efficienza, ma spesso non è semplice monitorare i costi dei diversi servizi che si utilizzano, e il rischio che questi lievitino sforando il budget preventivato è considerevole.

In questo contesto si inseriscono una serie di strumenti progettati ad hoc per tenere sotto controllo i servizi in Cloud Computing di diversi provider utilizzati in azienda, identificando sprechi e possibili aree di risparmio.

I principali sono Cloudability (https://cloudability.com) e Right Scale Cloud Management (http://www.rightscale.com), che supportano un ampio ventaglio di fornitori di servizi Cloud SaaS, PaaS e IaaS, come Salesforce, Amazon, Google, Microsoft e molti altri. A questi si aggiungono uptimeCloud (www.uptimecloud.com) e Cloudyn (http://cloudyn.com), progettati per funzionare con Amazon.

Nella maggior parte dei casi utilizzarli è gratuito per un account con funzionalità base, mentre la versione avanzata prevede il pagamento di un canone mensile.

Tra le opzioni, notifiche personalizzabili che possono essere impostate per inviare un report giornaliero via mail che riporta i costi sostenuti con i diversi fornitori per i servizi usati nella giornata, oppure per avvisare di uno sforamento del budget preventivato a livello giornaliero, settimanale o mensile.

Dai dati diffusi da Cloudability (il servizio più noto e quello che supporta il maggior numero di provider) emerge che i clienti dell’azienda spendono in media 20.000 dollari al mese nel Cloud attraverso 4 account sottoscritti con diversi provider.

Ogni fornitore utilizza metodi di fatturazione diversi, alcuni prevedono il versamento di una quota mensile per dipendente, altri si basano su un modello a consumo effettivo. Tenere traccia dei costi sostenuti si complica quindi ulteriormente, in particolare per realtà aziendali molto complesse.

Questi servizi di gestione e monitoraggio offrono una dashboard grafica che riunisce tutte le informazioni necessarie a decifrare l’andamento di costi e consumi a colpo d’occhio, con strumenti di analisi che permettono di scendere nel dettaglio di applicazioni, fornitori, utilizzatori e molte altre dimensioni.

Menzione a parte merita invece PlanForCloud di Right Scale (http://www.planforcloud.com), strumento che permette di creare una simulazione dettagliata ed un piano a 3 anni di implementazione di servizi Saas, PaaS e IaaS in Cloud Computing, analizzando nel dettaglio costi e benefici di varie configurazioni con fornitori differenti e permettendo così un approccio ragionato e consapevole al mondo della “nuvola”.

fonte: ict4executive.it