Arduino Lcd e modulo I2C

Info su display Lcd con modulo I2C

http://arduino-info.wikispaces.com/LCD-Blue-I2C

Sketch di test per LCD



// Programa : Display LCD 16x2 e modulo I2C
// Autor : Arduino e Cia

#include 
#include 

// Inicializa o display no endereco 0x27
LiquidCrystal_I2C lcd(0x3F,2,1,0,4,5,6,7,3, POSITIVE);

void setup()
{
lcd.begin (20,4);
}

void loop()
{
lcd.setBacklight(HIGH);
lcd.setCursor(0,0);
lcd.print("Arduino e Ciao!!");
lcd.setCursor(0,1);
lcd.print("LCD e modulo I2C");
delay(1000);
// lcd.setBacklight(LOW);
delay(1000);
}

Come installare una nuova libreria Arduino

Installare una nuova libreria Arduino è molto semplice, seguite i seguenti passi:

  1. Localizzate la directory in cui si trova l’eseguibile Arduino (APPDIR)
  2. Copiate la nuova libreria all’interno di APPDIR/libraries
  3. Riavviate l’IDE Arduino

Il primo punto dipende dal tipo di sistema operativo che state usando:
In Linux/MacOS, se non conoscete l’APPDIR, usate il comando seguente:

$ which arduino

Questo vi aiuterà a sapere dove si trova lo script principale che fa partire l’IDE di Arduino. Supponiamo il comando vi ritorni “/usr/bin/arduino”.
Eseguite ora il comando:

$ cat /usr/bin/arduino | grep APPDIR

il quale vi restituirà l’APPDIR desiderata.

Nota:
Prima di copiare la libreria (per esempio con il comando sudo cp in Linux), cercate di familiarizzare con la struttura delle directory all’interno della cartella “libraries”. Da notare che ogni libreria deve essere memorizzata in cartelle differenti e che i file sorgenti (.cpp e .h) devono avere lo stesso nome della cartella.

Arduino cambia nome: ora si chiama Genuino

Lo ha annunciato Massimo Banzi dagli Stati Uniti: lì verranno prodotte le nuove schede che vedranno la luce a partire da luglio

(Foto: Wikimedia)

(Foto: Wikimedia)

Da Arduino a Genuino: le celebri schede elettroniche ideate in Italia cambiano nome. L’annuncio arriva dal papà dell’invenzione, Massimo Banzi, in occasione della Maker Faire di New York, e rappresenta solo l’ultima puntata di una telenovela che sta durando ormai da mesi e che vede come protagonista il nucleo iniziale di co-fondatori dell’impresa.

La genesi del conflitto e il riassunto degli episodi precedenti sono piuttosto intricati da riassumere in poche righe: noi ne abbiamo dato un quadro generale ormai qualche mese fa, ma da allora nella sostanza la situazione non è cambiata. La battaglia per il futuro delle schede open source continua a vedere contrapposti da una parte quattro dei fondatori del progetto (tra i quali lo stesso Banzi), e dall’altra il quinto membro del gruppo originario Gianluca Martino insieme a Federico Musto, neo amministratore delegato delle fabbriche dove fino a prima dello scisma le schede venivano prodotte.

Uno di questi contenziosi riguarda proprio il marchio Arduino, utilizzato e conteso da entrambe le parti: l’originaria Arduino llc, che è riuscita a registare la paternità del nome negli Stati Uniti, e Arduino srl – nome con il quale da novembre è conosciuta la Smart Projects di Musto e Martino – che mantiene il possesso del marchio nella patria natia e in altri paesi.

Facile immaginare come una situazione del genere stia alienando ogni giorno che passa la comprensione di una fetta sempre più grande della comunità che orbita attorno al progetto. Proprio per questo motivo, e per sbloccare i rallentamenti nella produzione dovuti alla situazione, Banzi e compagnia hanno deciso di puntare in fretta su un altro nome, volutamente assonante con l’originale e che non mancasse di rappresentare una frecciata ai concorrenti. Le nuove schede Genuino verranno prodotte negli Stati Uniti in partnership con Adafruit e vedranno la luce dal mese di luglio in Italia e nel resto del mondo. Negli Usa, dove Arduino llc detiene ancora i diritti sul nome, non verranno effettuati cambi di brand.